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NORME COMPORTAMENTALI

Sono delle corrette norme di comportamento quotidiano, per evitare condizioni e situazioni che possano peggiorare i sintomi ed introdurre azioni che possano migliorarli, essenziali per integrare l'azione curativa di terapie farmacologiche e riabilitative e prevenire ricadute future. Esse comprendono tutti gli aspetti della vita quotidiana, quali la maniera di vestirsi, di sedersi, attività motorie e ginnico-sportive adeguate e la protezione dell'area genitale.

Tenere calda l'area pelvica

Il calore ha un grande potere rilassante sulla muscolatura. A questo proposito, se disponibile la vasca da bagno, fare ogni giorno un bagno caldo della durata di 20-30 minuti, senza usare alcun sapone o sale nell'acqua; procurarsi, in un negozio di elettrodomestici, un termoforo (scaldino elettrico che si riscalda con la corrente elettrica in pochi minuti e cede calore che dura in genere 5-7 ore). Applicarlo più a lungo possibile in poltrona vedendo la tv o leggendo un libro, durante il riposo notturno, nella zona perineale, coprendolo con un panno per evitare il contatto diretto sulla pelle. Altre fonti utili di calore sono la sauna e le piscine termali, dove si possono passare diverse ore immersi, compatibilmente con la pressione sanguigna. Per contro, in situazioni climatiche fredde, evitare di stare a lungo all'aperto o in ambienti freddi, coprire la zona pelvica con indumenti caldi.

Non trattenere le urine

Per trattenere le urine e posticipare la minzione si contraggono i muscoli perineali, incrementando così la condizione di ipertono aggravando i sintomi collegati a questa condizione. Inoltre, la prima minzione dopo uno stimolo trattenuto a lungo, è più difficoltosa e meno efficiente, con rischio di lasciare un residuo post-minzionale. Particolare attenzione va posta a non far sovradistendere (riempire troppo) la vescica, soprattutto quando ci si prepara ad eseguire esami come l'ecografia vescicale e la uroflussimetria. Per evitare questo fenomeno s'interviene non bevendo liquidi in eccesso (consigliati 1,2-1,5 litri al dì); svuotando la vescica anche senza un notevole stimolo se nelle ore successive sarà difficile/impossibile/imbarazzante dover andare ad urinare.

Regolarizzare l'intestino

Occorre contrastare la stipsi già esistente o quella, eventualmente, provocata dai farmaci prescritti. Il motivo principale è che questa condizione possa aggravare i sintomi, sia perché le feci che si accumulano nell'ampolla rettale comprimono i muscoli dolenti, sia perché il maggior sforzo richiesto all'evacuazioni di feci più voluminose e secche porta allo stiramento dei nervi pelvici provocando dolori. A questo proposito occorre agire con una dieta a base di grande quantitativi di frutta cruda (soprattutto kiwi e fichi) e cotta ( pere, mele e prugne); verdure cotte e crude; fibre non solubili concentrate ( ad esempio: Frutta e Fibre classico, 1 o 2 compresse la sera) e, se occorre, Magnesia San Pellegrino (1 cucchiaino la sera al bisogno).

Norme alimentari

Oltre a quelle citate per contrastare alterazioni dell'evacuazione di feci, non esistono indicazioni specifiche per le disfunzioni del pavimento pelvico e la neuropatia. Non hanno fondamento regimi volti all'eliminazione o riduzione dell'assunzione di ossalati, zuccheri e lieviti.

Abbigliamento

È bene evitare, se danno fastidio, indumenti che fascino strettamente il bacino e costringano la vulva e la regione sovrapubica. La biancheria deve essere di puro cotone (come pure gli assorbenti) e di colore bianco. Se le calze, tipo collant, danno fastidio, ma fanno comodo per riscaldare indossando una gonna, si può ritagliare un tassello sulla parte anteriore davanti la vulva.

Evitare di stare seduti troppo a lungo

Interrompere spesso, ogni ora o meno, la posizione seduta, passeggiando anche solo per alcuni minuti. Questo vale soprattutto per chi svolge un lavoro sedentario o affronta lunghi viaggi. Laddove possibile prediligere i viaggi in treno per rendere possibili queste pause. Evitare inoltre, di sedersi su superfici dure, eventualmente usare cuscini. Nei casi in cui lo stare seduti sia particolarmente fastidioso, usare cuscini ad "U", specifici per dolori coccigei ( non a ciambella, cosiddetti "prostatici"), da usare con il lato aperto rivolto posteriormente, in corrispondenza di coccige ed ano. Nello stare seduti bisogna accavallare spesso le gambe mantenendole non aderenti tra loro, ma poggiando la superficie esterna della caviglia (malleolo esterno) sul ginocchio della gamba controlaterale, ruotando la gamba omolaterale verso l'esterno.

Attività fisica e ginnico-sportiva

Sono altamente sconsigliate, almeno nella fase in cui si tenta di curare le contratture pelviche, tutte le attività che mettono in azione, fanno contrarre, irrobustire i muscoli del cingolo pelvico e quelli circostanti (glutei, addominali bassi, adduttori degli arti inferiori, perineo) quali Pilates, aerobica, pesistica che richiede lo squatting sugli arti inferiori, spinning, step, acquagym, arti marziali che impiegano l'uso degli arti inferiori, calcio, sci, pattinaggio. Sono inoltre sconsigliati gli sport che comportano pressioni eccessive sul perineo come cyclette, ciclismo, motocross, equitazione. Tra le attività da svolgere con moderazione e vagliando il singolo caso s'includono nuoto in piscina e in mare. Tra le attività consentite: passeggiare, correre (su terreno morbido o tapis roulant), qualsiasi attività che richieda il reclutamento dei soli arti superiori, pettorali e dorsali. Tra le attività raccomandate che facilitano la guarigione: Yoga (esclusivamente disciplina Hatha), ginnastica posturale e Thai-Chi (se si hanno anche problemi alla colonna).

Protezione della vulva nelle donne

Evitare qualsiasi contatto della vulva, all'interno delle grandi labbra, con agenti chimici, sintetici, farmaceutici quali saponi detergenti intimi (usare solo acqua calda), ovuli, candelette, pomate, lavande a base di antimicotici, antibiotici, cortisone, ormoni. Sono ammessi e spesso molto utili, gel lubrificanti naturali (per i rapporti, l'automassaggio, per lenire la sensazione di secchezza), ovuli/compresse di fermenti lattici, yogurt finalizzati alla prevenzione o cura delle vaginiti da candida o altre infezioni. Per quanto riguarda l'attività sessuale, usare sempre gel naturale ai rapporti, evitare l'uso di profilattico o, se indispensabile, scegliere quelli privi di lattice.

Evitare farmaci potenzialmente dannosi per le neuropatie

Evitare, per quanto possibile, antibiotici, antimicotici e cortisonici